venerdì 21 ottobre 2011

SESTO SENSO - CHE BRUTTA POLITICA

Che brutta politica

Rimpiango la politica
del passato,
quando la discussione
era tra uomini veri,
discussioni profonde,
parlavano di ideali,
parole pacate,
tra gentiluomini,
non banali.
Destra, sinistra o centro
avevano idee chiare,
se non condividevi,
era comunque un piacere
stare ad ascoltare.
Se le motivazioni
erano giuste
potevano anche concordare,
altrimenti, con calma
e con rispetto
facevano valere
il concetto.


Oggi è una vergogna
urla, offese, inganno,
quando parlano
solo contraddizioni,
destra, sinistra, centro
non sai più dove stanno.
La poltrona è l’unico ideale,
davanti a noi
si insultano urlando,
come le lavandaie ai lavatoi,
poi dietro le quinte,
son sicuro,
falsi come Giuda
tra gli ulivi,
si beano dei loro peccati,
se la ridono,
alla faccia di quelli
che l’han votati,
che lavorano tutti i giorni
come disgraziati
immancabilmente dimenticati.




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