giovedì 15 settembre 2011

LE MIE RACCOLTE DI POESIA

SESTO SENSO                                  Finito di stampare nel mese di Novembre 2009

La prefazione:

Questo libro è la mia prima raccolta di poesie, non so se ne seguiranno altre, o se tornerò, come in passato a scriverle soltanto per me.-
Le mie sono poesie semplici, prevalentemente in rima, perché sono quelle che prediligo.-
Raccontano fatti di vita vissuta, sensazioni, sentimenti, stati d’animo, tutte quelle cose che possono frullare in testa ad una persona qualunque.-
Io credo che colui che scrive poesie, sia una persona che vuole esprimere con esse tutto quello e tutto ciò che non riesce e non è riuscito con la parola ad esprimere nella vita, spesso è uno sfogo, una ricerca d’aiuto.-
Scrivere poesie, per me è una liberazione, un modo per dire ciò che sono e ciò che potevo essere realmente, una versione di me che coloro i quali mi conoscono o pensano di conoscermi, penso resteranno, quanto meno, stupiti.-
Niente di eccezionale, anche perché mi vengono spontanee, di getto e solo raramente vado a modificare quello che istintivamente ho scritto, nella convinzione che la modifica andrebbe a falsificare quello che realmente volevo dire, niente di premeditato dunque, ma solo l’esposizione dei miei stati d’animo, delle mie sensazioni, dei miei dolori e delle mie gioie per fatti, persone e situazioni di questa vita terrena.-
Ringrazio coloro che vorranno dedicare un po del loro tempo a leggerle, a scapito della vita frenetica che ormai quotidianamente ci rincorre e ci fa rincorrere ogni cosa che muove.-
Se al termine della lettura avrete provato anche la minima emozione od il minimo interesse, se in qualcosa o qualcuna di esse vi sarete riconosciuti, questo vorrà dire che ne è valsa la pena scriverle e rilegarle in questo libro da regalare ai miei amici più cari, altrimenti resteranno solo mie e le conserverò con la gelosia di chi le cose sue le vuole solo per se.-



SETTIMA CORDA                              Finito di stampare nel mese di Settembre 2010

La prefazione:


La “prefazione” della mia prima raccolta di poesie “Sesto Senso” finiva con queste parole:

Ringrazio coloro che vorranno dedicare un po del loro tempo a leggerle, a scapito della vita frenetica che ormai quotidianamente ci rincorre e ci fa rincorrere ogni cosa che muove.-
Se al termine della lettura avrete provato anche la minima emozione od il minimo interesse, se in qualcosa o qualcuna di esse vi sarete riconosciuti, questo vorrà dire che ne è valsa la pena scriverle e rilegarle in questo libro da regalare ai miei amici più cari, altrimenti resteranno solo mie e le conserverò con la gelosia di chi le cose sue le vuole solo per se.-”

era il Novembre scorso, quando, con l'entusiasmo di un bambino, mi accingevo a portare in tipografia la penna elettronica contenente le poesie che avrebbero costituito il mio primo libro.

Ma l'emozione di avere tra le mani, dopo alcuni giorni, il “mio libro” è stata davvero incommensurabile, un'emozione che da sola avrebbe, già di per se, ripagato i miei desideri, la mia grande soddisfazione ed il mio orgoglio.

Confesso che, pur credendo e confidando nel mio lavoro, nei pochi mesi che sono seguiti alla mia pubblicazione, coloro che hanno avuto modo di leggerla, nel manifestarmi la loro sorpresa, la loro approvazione ed i loro complimenti mi hanno fornito tutti gli elemento necessari per pubblicare questa seconda raccolta.

Mi sembra doveroso, innanzi tutto, ringraziare tutte queste persone ed in particolare coloro che hanno voluto commentare il mio lavoro dimostrando di aver colto in pieno ciò che la mia poesia è, e vuole essere:

la scrittrice Sara Rodolao:

Sesto Senso è una raccolta di versi a volte semplici,ma sempre schietti, senza fronzoli di nessun tipo, poesie che non hanno la pretesa di insegnare nulla a nessuno, come lo stesso autore confessa, sono versi intrisi di malcelata malinconia, di un pessimismo a volte feroce, ma sempre illuminati da un pensiero gentile e da sentimenti puliti, che fanno ricordare di fiori di campo.”
l'amico scrittore Maurizio Pupi Bracali:
Ci sentiamo di affermare senza tema di smentita che sono poesie scritte col cuore; senz’altro più col cuore che con una mente razionale o freddamente analitica. Sono liriche che trasudano di sincerità e di sentimento nella migliore accezione del termine e se lo scopo di un poeta è quello di denudarsi in pubblico senza timore di falsi pudori e di mostrarsi per quello che si è, Orazio Claveri è perfettamente riuscito nello scopo.”
la poetessa Rocrisa:
La poesia rappresenta per Orazio la sua grande passione, permettendogli di tramutare in parole tutto ciò che lo circonda, ogni piccola emozione che dalla vita raccoglie, le sue poesie sono attimi di vita quotidiana, riflessioni di un vissuto profondo ed intenso, che hanno la forza di catturare il reale a cui a volte è difficile dare voce. La sua poetica semplice e lineare traduce stati d’animo, pensieri, il cammino costante della vita articolato in ogni suo ramo, a volte dipingendo la vita nel suo splendore, con gemme d’amore, di valori forti e veri, e a volte incidendo quel ramo in profondità, fino a scavare questa società in cui viviamo e incidere i suoi mali sociali, problemi che ci investono per la crudeltà del genere umano. Padre di una poetica acuta e complessa nella sua semplicità.”
la poetessa Angie:
Anche con Orazio Claveri (dovendo leggere tante poesie insieme anche quelle che non lette in precedenza) ho sperimentato la bellezza di fare questa conoscenza più approfondita con i suoi versi e con la dolce malinconia che più o meno velatamente aleggia nei suoi pensieri.
I temi da lui trattati sono presenti nella nostra vita di tutti i giorni.
Egli parla della natura della famiglia e del sociale. Per quest'ultimo argomento si sofferma spesso sulle grandi contraddizioni che affliggono gli esseri umani con grande sensibilità e partecipazione evitando facili giudizi e proponendo il suo punto di vista sempre ben disposto ad accogliere e dare credito all'operato delle persone.”
penso che queste parole siano veramente il sunto puntuale di ogni gesto che la penna esegue tra le mie mani, traducendo in versi le più palesi e le più recondite voci del mio cuore e del mio animo, grazie, non avrei saputo fare meglio.
Un ultimo ringraziamento all'amico Massimo Garra che ha curato il disegno e la fotografia di “Sesto Senso” e non ha potuto esimersi di curarli anche per quest'altro libro.
A mio parere, per quel che vale, in quanto decisamente di parte, penso che anche questo sia un lavoro “decente” che offrirà al lettore, chiunque esso sia, scampoli riflessi della sua esistenza su questa terra; gli argomenti trattati, viaggiano in ogni direzione, da circostanze futili a problemi più complessi, cercando di rendere i primi comunque interessanti e sdrammatizzando i secondi, lasciandoli spesso irrisolti in modo che il lettore possa a suo piacimento trarre le dovute conclusioni.
Bene, Vi lascio alla lettura e se vorrete sarò felice di leggere i Vostri commenti, le Vostre critiche, i Vostri pareri e qualsiasi cosa Vostra che vorrete farmi sapere tramite la mia mail: orazioclaveri@alice.it

 

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