venerdì 16 settembre 2011

SESTO SENSO - L'INCIDENTE

L’incidente



 
Come ogni sera esci spensierato
con l’auto dei diciotto,
sei assennato, e sai
che la vita che Dio ti ha donato,
dev’essere curata
come un bene dorato.
Gli amici al bar, la sera in allegria
come tante,
gli sguardi alle ragazze
e soprattutto a lei,
quella che sogni spesso,
e proprio non ti fila.
Poi scatta quel,
qualcosa che non deve:
un salto al mare,
due passi sulla spiaggia,
ricordi di un’estate
ormai finita
che ha lasciato
ricordi affascinanti.
Quattro ragazzi
allegri e spensierati,
con un bicchiere in più,
ridono e scherzano,
ma l’auto non consente distrazioni,
e un attimo fuggente
vi è fatale.
Curva, sbandata,
stridio di gomme,
ormai il controllo
se n’è andato,
terrore su quei volti
di ragazzi, inermi
al destino della strada.
Un volo, un capitombolo,
un altro ancora,
finché la corsa a valle
si interrompe,
come la vita
che Dio vi ha donato.
Esanimi, insanguinati,
violentati dall’auto dei diciotto,
occhi sbarrati
al un cielo stellato.
La vita se n’è andata
in un minuto
quella sera di fine estate
che volevate assieme ricordare.

Nessun commento:

Posta un commento