sabato 17 settembre 2011

SESTO SENSO - FIGLI

Figli



 
Oltre a soffrire, combattere e lottare,
su questa terra ormai dissennata,
l’essere umano deve ancora procreare.

Chi nasce ancor non sa cosa l’aspetta,
ancor non sa parlar, che già ha la rata
conosce il soldo e vuole la paghetta.

Un figlio che ti nasce al giorno d’oggi,
sai già che ti darà molti problemi
se non saprà trovare buoni appoggi.

La scuola non è in grado d’insegnare,
è quasi tutto fuori dagli schemi,
impara se saprà darsi da fare.

Dopo la scuola il problema del lavoro,
per molti è diventato una chimera,
un mese qua e là, già è come l’oro.

Speravi fosse indipendente, prima o poi,
senza pretesa di aver da lui una mano,
invece non ha scampo, sempre con voi.

Più invecchi, più lui si spaventa,
come farò quando sarò da solo,
lavoro niente ed ha passato i trenta.

Una famiglia per lui resta un miraggio,
la persona giusta l’avrebbe,
ma senza lavoro non si inizia il viaggio.

E spera non gli nasca una creatura,
sarebbe bello avere il nipotino,
ma per te sarebbe ancora più dura.

Così la storia continua e va avanti,
i giovani oramai non hanno sbocchi,
e i genitori vivon di rimpianti.

Rimpianti per progetti mai conclusi,
a parte il figlio che era la prima cosa,
il lavoro per voi c’era, ma siete rimasti illusi.

Il figlio è stato una gran soddisfazione,
ma ora che il trapasso è più vicino,
rimane solo la preoccupazione.

Non ti resta che fartene ragione,
chissà come farà se resta solo,
e te ne vai con in gola il magone.



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